Ho da poco letto il libro "Il battello del delirio" di George R.R. Martin.
Una narrazione che scorre come il Mississipi in piena, le descrizioni dei personaggi e dei luoghi non sono mai banali, e soprattutto il tema dei vampiri (o popolo della notte) è visto da un contesto diverso rispetto alle solite leggende (i pipistrelli, il fumo , il mantello nero...). George Martin in questo è un vero maestro. Ero scettico per quanto riguardava il tema trattato, invece sono rimasto più che soddisfatto. E' degno di un epico film sui vampiri. Anche le connotazioni storiche precise rendono il libro ancora più avvincente (America del 1800).
Una narrazione che scorre come il Mississipi in piena, le descrizioni dei personaggi e dei luoghi non sono mai banali, e soprattutto il tema dei vampiri (o popolo della notte) è visto da un contesto diverso rispetto alle solite leggende (i pipistrelli, il fumo , il mantello nero...). George Martin in questo è un vero maestro. Ero scettico per quanto riguardava il tema trattato, invece sono rimasto più che soddisfatto. E' degno di un epico film sui vampiri. Anche le connotazioni storiche precise rendono il libro ancora più avvincente (America del 1800).
L'ultima osservazione è che il libro è stato scritto nel 1982 , quindi non è stato fatto per riempire le librerie dopo il successo del film Twilight.
Dopo averlo terminato ho sentito la necessità di disegnare il caro Abner Marsh il capitano del glorioso Fevre Dream. Addio capitano!
5 commenti:
una cosa di cui ti dovro' ringraziare per sempre e' avermi fatto conoscere G.R.R.Martin e in particolare le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco...
Lo sai che su Anobii mi hanno invitato al gruppo dei fan di Martin.
:D
ed ho subito aderito.
mi ci ero iscritto anche io ma poi mi sono cancellato perche' mi arrivavano continui aggiornamenti sulle discussioni in corso che poco mi interessavano
Da accanita lettrice quale sono "devo" leggere questo libro!
Inoltre penso che siano molto più sinceri e di valore i commenti della gente comune come noi, piuttosto che il parere dei critici letterari, molto spesso supponenti e talmente contorti da farti perdere il filo!
Sono d'accordo con te che non si può non leggere un libro in base ad una critica di qualcuno che lo fa per mestiere, e magari con interessi editoriali che hai comuni lettori sfuggono.
Spesso leggo i commenti di altri lettori, è anche molto divertente. :)
Ciao.
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