martedì 26 luglio 2011

Per i fumettari in ascolto... leggete e meditate.

@SBE
Intervista a Sergio Bonelli (aprile 2011)
L'ho scovata solo ora, la linko per chi non l'avesse letta:

http://www.vittoriozincone.it/2011/04/28/sergio-bonelli-sette-aprile-2011/

molto interessante.

5 commenti:

Dormomale ha detto...

Bonelli:"Questa distinzione tra fumetto popolare e fumetto d’autore comunque mi ha sempre fatto ridere. Che vuol dire “d’autore”? Più noioso?».
dopo questa frase confermo la mia antipatia per la casa editrice che ha dato da mangiare ai disegnatori ma che di contro ha frenato per anni il diffondersi del fumetto d'autore in Italia!
agiungo che molto storie recenti di dylan dog non sono fumetto popolare ma puerile.

Finello ha detto...

Non sono d'accorto, il fumetto d'autore c'è sempre stato ma è sempre costato troppo.
Da ragazzino non mi potevo permettere di comprare un fumetto da 20 mila lire ma uno da 1500 lire sì.
Il problema principale è che in Italia, storicamente, il fumetto è sempre stato considerato un'arte minore.
Il discorso è lungo appena posso metto un altro commento ;)

Alfredo "Boscho" Boschini ha detto...

Bonelli, come qualsiasi altra azienda, deve vendere per stare in piedi. La realtà è questa. In questa intervista non ha detto nulla di strano, in effetti...
Poi, che in Italia il fumetto sia da sempre considerato un'arte minore, non ci piove.

Dormomale ha detto...

No, ragazzi. Le responsabilità di Bonelli sono notevoli. Proprio perchè azienda leader nell'editoria del fumetto, e sedicente appassionata di quest'arte bistrattata, aveva il dovere , oltre che di vendere fumetti da 2.300 lire, pubblicare di tanto in tanto qualche fumetto d'autore, poichè poteva economicamente permetterselo viste le milioni di copie che ha venduto! evidentemente c'è una grasve mancanza di gusto artistico ( di contenuti e non solo) oltre ai palesi interessi economici.

Finello ha detto...

@Saro:
verissimo!!!