giovedì 4 settembre 2008

Frank Herbert - Dune



Sapevo dell'esistenza di questo romanzo è della sua popolarità ma non immaginavo fosse così ben scritto. Dune nome in codice del pianeta Arrakis e quasi totalmente disabitato, è un immenso deserto di sabbia. Gli Harkonnen, una potente casata, è stata nominata dall'imperatore Padiscià di goverare in suo nome per raccogliere la spezia, una potente droga esportata in tutto l'universo che solo nel deserto di Dune prolifica. Ma i piani dell'imperatore sono ben diversi per questa casata di assassini quello di distruggere un'altra importante casata, quella del Duca di Leto gli Atreides. Vengono convocati e gli viene imposto lasciare il loro pianeta natio Caladan, ricco d'acqua e di vegetazione, quasi uno shock per tutta la corte che si dovrà trasferire, tranne per Leto. Il Duca sente il presentimento di una trappola degli Harkonnen ed è troppo preso dai complotti e tradimenti per pensare ad altro. Suo figlio Paul di 15 anni partirà con lui per Dune, egli ha l'inconscio presentimento di esserci già stato e sogna persone mai viste. Paul è molto speciale, è stato educato secondo l'antica religione Bene Geserit anche se loro non la chiamano religione ma scuola femminile di addestramento fisico e mentale, sua madre Jessica, concubina dal Duca, ha trasgredito a un ordine della scuola ed ha addestrato suo figlio al Bene Geserit.

Paul ancora non lo sa, ma la sua vita cambierà enormemente dopo essersi trasferito su Arrakis, sarà istruito dal padre per la successione al ducato e farà la conoscenza di un nuovo mondo e del popolo del deserto, i Fremen, a lui sconosciuti. Il ritmo del libro è sempre serrato, ricco di colpi di scena e fanta politica, un pizzico di misticismo (anzi molto) e molta originalità. L'ecologia di Dune è curata nei dettagli e molto affascinante. Solo leggendolo capirete chi è Muad'Dib.
Il concetto di progresso è un meccanismo protettivo che ci difende dai terrori del futuro.
"dalla raccolta , della principessa Irulan"

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