domenica 16 gennaio 2011

Gli alberi di Via Fermi

Repubblica Roma di domenica 9 gennaio 2011, pagina 4

"No al parking ammazza alberi". Rivolta dei residenti in via Fermi
di Gentile Cecilia


G No al parking ammazza alberi" Rivolta dei residenti in via Fermi II comitato.' "Toglieranno 28platani e 50 robinie" Hanno CECILIA GENTILE I AGLI alberi, no al par// S cheggio». Per tutta la \\ j J giornata di ieri i residenti della zona Marconi hanno manifestato in strada contro la realizzazione di un parking sotto viale Enrico Fermi che prevede 179 boxe 220 posti a rotazione distribuiti su due livelli. Il cantiere dovrebbe aprire domani e gli attivisti del neo comitato "No Pup Fermi" saranno di nuovo mobilitati per bloccarlo. «Nello square centrale di via Fermi ci sono 28 platani — racconta il presidente del comitato Riccardo Micheli —per costruire il parcheggio ne verranno abbattuti quattro, che risulterebbero malati, ed espiantati 24, che verranno trasferiti in una vicina area golenale del Tevere. Le robinie sui marciapiedi verranno tutte sostituite con limko biloba, che dovranno aspettare anni prima di raggiungere l'altezza e le dimensioni degli esemplari attuali. Ma il punto è che gli alberi servono qui, non altrove, in questa zona a forte densità abitativa con i palazzi appiccicati l'uno all'altro, dove le concentrazioni di polveri sottili registrate dalla centralina posizionata proprio in piazza Fermi risultano tra le più alte di Roma». «Ci vogliono togliere 500 posti auto gratuiti e darcene 400 a pagamento — protesta un'altra residente, Marzia Marcotulli—Ma da un sopralluogo che noi stessi abbiamo effettuato, nei vari parcheggi a naeamento distribuiti in Pronti a combattere ti Vogliamo gli alberi Perderemo 500 posti .w . zona sono ancora disponibili 1100 posti auto. Inoltre c'è un parcheggio interrato qui vicino, a via Blaserna, realizzato da quasi due anni a spese del Comune e ancora chiuso, ormai in stato di totale abbandono e degrado». «Dal progetto che abbiamo esaminato — continua Gianluca Lippolis — le fondamenta del parcheggio saranno a 16 metri di profondità, in piena falda acquifera, che potrà venire intaccata e saltare come una bottiglia di spumante. Perciò temiamo per la stabilità dei palazzi». «Qui siamo in zona di falde acquifere — aggiunge Francesco Campus — due anni fa, quando è stato abbattuto il vecchio stabilimento della Campali, per tanto tempo gli operai hanno dovuto fare i conti con l'acqua che continuava a risalire». «Qui vicino c'è un altro cantiere aperto, quello del Ponte della Scienza — ricorda Rita Lo Monte — e un'ordinanza comunale dice che non si può aprire un cantiere se a pochi metri ce n'è un altro che crea problemi alla viabilità». «E poi—riprende Marzia Mar-cotulli—i costi previsti perii semplice parcheggio sono fuori mercato: si pagano 130 euro al mese soltanto per la notte. Di giorno un'ora costa un euro e 10 centesimi». Nella sola giornata di ieri il comitato ha raccolto oltre tremila firme contro il parking. «Ma la battaglia è appena iniziata», assicura il presidente Micheli.


Io abito proprio in Via Blaserna ed effettivamente il parcheggio interratto e frequentato (solo di notte) da Rom e Trans, l'ATAC non lo vuole prendere in gestione perché manca la sbarra, assurdo è?
La mia collega di corso Giulia e anche una collega del lavoro Serena fanno parte del comitato, Giulia ci ha chiesto di fare alcune vignette da mettere sugli alberi per sensibilizzare la gente del quartiere. Pensate che sabato Giulia e una sua amica hanno raccolto ben 750 firme ed è stato superato il numero di 4000. A giorni ci sarà un incontro con il sindaco Alemanno, speriamo bene.

Ecco la mia vignetta.

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