martedì 23 settembre 2008

Frank Herbert - Messia di Dune

Ho da qualche giorno rimesso negli scaffali il secondo volume del primo ciclo di Dune. Ben scritto, affascinante come il precedente, ma non allo stesso livello, forse la novità dei temi trattati nel primo libro, forse una trama che non ha mai decollato, in alcuni momenti noiosa. Verso la fine del libro il ritmo diventa serrato e la lettura è piacevole e piena di pathos.
Il nostro giovane Duca dopo 12 anni si ritrova a governare l'intero universo grazie ai suoi poteri di veggente e di mentat (una sorta di calcolatore umano). La trama si sviluppa su un complotto che la gilda di navigatori spaziali, il Bene Geserit, il Bene Teilaux (degli avidi esseri dalle mille facce che tramano contro qualsiasi popolo) fanno contro Paul. Egli ha già visto nelle sue mille dei possibili visioni le risoluzioni della vicenda e di come portare la sua discendenza a governare ancora l'universo intero, anche se a caro prezzo.
In questo volume la sorella di Paul, Alia, è ormai una donna adulta, ha gli quasi gli stessi poteri del fratello, ma non la stessa saggezza, ritroviamo anche Duncan Idaho ma non vi dirò nulla di lui, forse uno degli elementi più belli del libro.

Fra qualche mese leggero il terzo volume, concluderò la serie, e magari ritornerò su questo post dopo aver capito alcune cose poco chiare del finale.

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